Vassola Bianco

mi sto sempre più rendendo conto, quando termino un’escursione, che tutto ciò che mi lascio alle spalle, prima di rientrare in auto, non è detto che sarà sempre lì ad attendermi …

Verso il Piano di Vassola

 …che a compiere certe scelte siano i privati ha una sua logica, anche se inaccettabile, ma che tra i responsabili figurino anche le istituzioni pubbliche a cui compete vegliare sulla montagna, diventa particolarmente odioso. In Val Grande di Lanzo il discorso rischia di essere lungo, poiché alle vecchie ferite se ne aggiungono di nuove. Un vero e proprio attentato è in vista contro una delle zone più belle ed intatte del Comune di Chialamberto: il vallone di Vassola…

Piano di Vassola

…nella stupenda conca glaciale del Pian di Vassola è in fase avanzata il progetto di costruzione di una diga sul torrente per realizzare un invaso artificiale, che verrebbe a deturpare un posto incantevole. Inoltre l’acqua, con una lunga tubazione e quindi con altri scavi e danni ambientali, varrebbe convogliata fino al sottostante villaggio di Vonzo, dove sarà costruita una centrale elettrica; altra cementificazione, per di più in un sito ad alto rischio geologico.

Vonzo

A quest’ultima giungerà un’altra tubazione, che attingerà al rio che scende dal monte Bellavarda. In tal modo i due soli torrenti di questo territorio saranno pressoché prosciugati, con tutti gli effetti che ne derivano. L’insano progetto è nato per iniziativa privata, a scopo speculativo, poiché ci si propone di vendere l’energia elettrica così ricavata. Finora si è lavorato in silenzio, senza comunicazioni ufficiali, ma che il tutto abbia l’avallo del Comune e delle istituzioni è pacifico, poiché altrimenti le cose non sarebbero giunte a tal punto. Cementificazione, prosciugamento delle risorse idriche, impatto ambientale non interessano invece a chi dovrebbe tutelare la montagna… 

Torrente Vassola

…negli anni seguenti ho raccontato l’Alpe come giornalista, ma più la percorrevo più aumentava l’insofferenza per certo alpinismo – ginnico e narciso – che puntava all’estremo ignorando ciò che circondava lo strapiombante itinerario verso la vetta. Essi non vedevano l’agonia dei ghiacciai, l’inselvatichirsi del territorio, la desertificazione dei villaggi, la requisizione delle sorgenti, l’aggressione agli ultimi spazi vergini, la cementificazione degli altopiani (povera Alpe di Siusi!), la costruzione di impianti di risalita nel cuore di parchi naturali (San Martino)…

Piano di Vassola

TUTTO attorno a noi – dalla pubblicità audiovisiva nelle stazioni alla dipendenza nazionale dai telefonini – è costruito perché non ci rendiamo conto del disastro e continuiamo a dormire sonni tranquilli fino a requisizione ultimata delle risorse superstiti…

Piano di Vassola

..senza più lo Stato alle spalle, questi Comuni non hanno più gli argomenti tecnici e la capacità contrattuale per dialogare alla pari con questi giganti danarosi, capaci di mettere a tacere qualsiasi resistenza. La montagna da sola non ce la fa a proteggersi. Anzi, talvolta è la peggior nemica di se stessa

Cappella di San Vito, Chiappili

… l’Italia è un Paese di montagna, e non voglio che diventi un’esausta colonia, a disposizione di poteri senza patria. “E verrà un giorno in cui i fiumi si svuoteranno, l’aria diverrà veleno, i villaggi saranno abbandonati come dopo una pestilenza, giorni in cui la neve e la pioggia smetteranno di cadere, gli uccelli migratori sbaglieranno stagione e gli orsi non andranno più in letargo. Verrà anche un tempo in cui gli uomini diverranno sordi a tutto questo, dimenticheranno l’erba, le piante e gli animali con cui sono vissuti per millenni”.  Sembrano le piaghe d’Egitto. Invece è l’Italia di oggi. Pensate che uno ci dica tutto questo, un profeta solitario incontrato per strada. Gli daremo del matto? Oppure taceremo per la vergogna di ammettere che è già successo e di non aver fatto niente per impedirlo?

Alpeggio Piano di Vassola

..tolti gli spazi immensi di libertà, che la montagna sa offrire, cosa rimane del nostro mondo? Tolta quella relazione con la montagna con cui si realizza la pienezza del rapporto a tre livelli fra natura, relazioni sociali e interiorità soggettiva… Cosa rimane?

La montagna non è un “non luogo“…

Chiappili

…e allora, se sarà diga o vasca o cemento di ogni sorta, pregherò tutti i giorni affinché nevichi fino a settembre. Magari proprio sopra il Piano di Vassola. Metri e metri di neve e valanghe che disperdano l’immensa idiozia umana…

Particolare malga piano di Vassola

Però quella volta che mi è capitato di vedere la Vassola, dall’alto, da S. Bernè, non lo dimenticherò mai

Ponte a schiena d’asino – Piano di Vassola

… la Vassola non è un “non luogo”. Può essere una ricchezza proteggerla. Così com’è, intatta, a testimoniare il lavoro, la fatica di chi non c’è più e essere di godimento a chiunque abbia la voglia di fare un po’ di fatica, di assaporare il silenzio, l’incontro con la vipera ancora intorpidita che si scalda al sole, il capriolo che scappa a pochi passi davanti a te, le marmotte che fischiano, il falco che volteggia, il repentino mutare del tempo, l’addensarsi delle nebbie, e la voglia di andare sempre un po’ più su. Oppure anche solo fermarsi lungo il torrente, dove a giugno l’acqua è color smeraldo, sedersi su una roccia levigata nei secoli da neve, ghiaccio e gelo, fermarsi a pensare, a godere il calore del sole e di esserci.”

Portico della Cappella di San Vito, Chiappili

Il proponente in assenza di diversa comunicazione rimane per noi la ditta Clear Energy srl di Mondovì (CN).Per quanto concerne l’utilizzo dei terreni non di proprietà gli impianti da fonti rinnovabili vengono considerati dalla normativa, una volta autorizzati (d.lgs 387/2003), di pubblica utilità, indifferibili e urgenti pertanto possono avvalersi dell’esproprio. L’utlizzo dell’acqua è normato dal regolamento della Regione Piemonte 10/R del 2003, la relativa concessione a derivare (durata 30 anni) è rilasciata dal Servizio Gestione risorse idriche della Provincia nell’ambito della procedura di VIA. Nel corso della medesima procedura sono raccolte anche le ulteriori autorizzazioni ambientali necessarie. Il comune deve rilasciare successivamente alla fase di VIA il permesso di costruire per le opere in progetto.

Massimo Dragonero
Provincia di Torino
Area sviluppo sostenibile e pianificazione ambientale
Servizio Valutazione Impatto Ambientale
Corso Inghilterra 7/9
10138 Torino
tel 0118616830
fax 0118616730

Chiappili
Piu’ si osserva il mondo e si tengono gli occhi aperti e piu’ si capisce che il dio denaro impera, in barba a tutto e a tutti e il buon senso non esiste piu’. Bisognerebbe, forse, per elencare/vigilare su tutti gli scempi effettuati dall’uomo (passati e futuri), dedicarsi a tempo pieno a questa battaglia o per lo meno non scoraggiarsi (come giustamente scrive blacksheep77 nel suo post su Piano Vassola (2). Una ricetta di comportamento non esiste, ognuno discutera’, prima o poi, con la propria coscienza. Ne sono convinta.

…sentinelle…

Beppeley

14 pensieri riguardo “Vassola Bianco

  1. Al di là delle belle immagini e del testo, l’ultima parola è estremamente evocativa… “sentinelle”. Coloro che segnalano il pericolo e propagano l’allarme. L’indifferenza, l’assuefazione, la condiscendenza sono i complici di un sistema che svuota di significato i “luoghi” a favore delle “cose”. Tra i tag hai citato Paolo Rumiz: sto leggendo il suo “La leggenda dei monti naviganti”, ad ogni pagina mi viene in mente un post che poi non scrivo, per non diluire l’indignazione e non sembrare il vecchio brontolone. ma la marea cresce…

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  2. In risposta all’utente anonimo io dico che spero che non vengano spesi soldi per ristruttare alpeggi se poi nessuno ci andrà… che i soldi siano un incentivo a certe pratiche e non mero sussidio assistenziale.

    Riguardo quindi ai soldi: non entro nel merito della questione Vassola che non conosco se non grazie ai camosci. Rifletto però sulla necessità di uno sviluppo di strategie alternative per l’energia. Penso ai cosiddetti impianti micro idro che (almeno sul Sesia) la regione di fatto impedisce: allora d’accordo l’asta principale, ma gli affluenti… si tratterebbe di un’ottima occasione per fare energia pulita e per permettere entrate fisse ai comuni di montagna, perchè senza soldi non si va da nessuna parte. Soldi veri, per investimenti, per fare restare la gente lassù, sennò tiriamo una cioenda a quota mille e facciamo wilderness.

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  3. @gpcastellano: condivido la tua opinione. Siamo pieni di cose di poco conto che non riusciamo più a vedere quelle importanti nei luoghi importanti. Di Rumiz sto leggendo “Annibale – Un viaggio”: sto scoprendo uno scrittore davvero bravo. Il libro che tu stai leggendo è di fianco al mio pc, pronto ad essere “divorato”…

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  4. @blacksheep77: guarda che ti prendo sul serio… Stavamo pensando che sarebbe davvero una bella idea organizzare un’escursione al Piano di Vassola e anche più sù(ovviamente aperta a tutti gli amanti della montagna) appena il disgelo lo permette (insomma, senza neve…). Tu potresi venire? Magari in compagnia del tuo gregge?

    @utenti anonimi: mi dispiace non avere avuto il tempo di leggere un post di un anonimo che, mi sembra (correggetimi se sbaglio), tirava in ballo il CAI. Ascolta utente anonimo: puoi accontentare ometto83 e firmare (va benissimo anche un nome di fantasia) il tuo commento? Mi daresti in questo modo l’opportunità di leggere il tuo pensiero che sicuramente è importante. E poi, come diceva Bernard Shaw: “Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

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  5. Oggi sono riuscito a dare una rapida occhiata all’utente anonimo “lurido cittadino” iscritto al CAI.

    Non è che questo visitatore del blog abbia toccato qualche nervo scoperto del CAI? Cioè, che dovrebbe forse intervenire un po di più?

    Comunque chi ha fatto il servizio militare (naja) sa che per chi è di sentinella, una consegna (non ufficiale) è: prima spara, poi chiedi chi è!
    E ritengo che il CAI sia una sentinella, se non LA sentinella delle montagne!

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  6. Già, ma se queste idee non le mettete in pratica a che servono? A tenervi compagnia? Forza ragazzi, fatevi valere! Solo così le nostre montagne, tutte, potranno mostrarsi nella loro bellezza come di sicuro siete voi. Solo chi le ama può comprendervi, chi ama i loro fiori, gli alberi, i sassi, la terra stessa e chiudendo gli occhi anche se lontana ne sente il profumo e ne risente anche il silenzio. dopo una nevicata..
    Ciao a tutti voi
    Fer/

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  7. aver cancellato l’anonimo rende poco comprensibile la lettura dei commenti a chi è arrivato dopo…

    @beppeley: anche con la neve! le racchette le ho e, quest’anno, le userei volentieri, vista l’abbondanza!!
    il gregge… bhè, quello è meglio lasciarlo al suo posto

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  8. Su http://legnoefieno.splinder.com/post/19886055/Segnalazione ho trovato un interessante articolo in merito alla costituzioen della più grande riserva naturale in Valtellina.
    Anticipo una parte dell’articolo che mi sembra molto attinente a quanto postato qui sui camosci:

    …Gli ecologisti alpini (non quelli da salotto) da tempo denunciano come il nuovo sfruttamento della montagna ha per oggetto principalmente le risorse idriche. L’acqua è il petrolio del XXI secolo. Il sistema industriale (compresa l’agricoltura industrializzata) spreca enormi riserve idriche (comprese quelle accumulatesi in epoche geologiche). Non solo esaurisce le scorte di acqua potabile con gli usi smodati, ma anche inquinandole (basti pensare ai pesticidi!). Sorgente di energia rinnovabile o preziosa riserva per gli utilizzi agricoli e civili l’acqua sta per essere privatizzata e monopolizzata. Non ci si può limitare ad opporsi allo sfruttamento sistematico (che comporta corsi d’acqua a secco o, al più, con un “flusso minimo vitale” a stento tutelato dalla legge), alla monopolizzazione di una risorsa strategica, alla colonizzazione della montagna solo quando c’è di mezzo una “perla”, un “monumento naturale”, solo quando cè di mezzo una natura in technicolor da consumare quale fondale per i turisti (le famose alpi-playground, ovvero parco giochi e palestra sportiva per i cittadini)…

    Grazie a JohnDeere

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