
L’ultima relazione specifica pubblicata dalla CIPRA, il compact “Acqua e cambiamenti climatici“, può essere scaricata da subito gratuitamente cliccando qui.
I fiumi alpini riforniscono di acqua 170 milioni di persone. Il cambiamento climatico ridurrà di molto la disponibilità di acqua sia nelle Alpi che al di fuori. La domanda di risorse idriche aumenterà drasticamente e anche il conflitto tra i diversi gruppi di utenti. La CIPRA presenta nel suo compact di 34 pagine l’impatto del cambiamento climatico sulla disponibilità di acqua, misure politiche, strumenti ed esempi concreti di buone pratiche. Infatti, solo un uso più efficiente delle risorse idriche è compatibile con l’ambiente!
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CIPRA International Im Bretscha 22, FL-9494 Schaan T: +423 237 53 08 Fax +423 237 53 54 aurelia.ullrich@cipra.org – www.cipra.org
Ho sfogliato la relazione ed aggiungo: a causa del riscaldamento globale (cambiamento climatico) non solo acque a rischio ma anche pascoli alpini, fauna e flora.
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ENERGIA IDROELETTRICA IN PIEMONTE
“Il boom delle domande per nuovi impianti, soprattutto di piccola potenza,
ha assunto dimensioni rilevanti in Piemonte, la cui capacità installata è
aumentata del 20 % dal 1997 e dove ben 407 richieste di autorizzazioni
sono in attesa di risposta. Lo sfruttamento delle attuali portate ha però già
raggiunto un livello critico, come è confermato dalla comparsa di evidenti
problematiche di natura ambientale: scomparsa di microhabitat a seguito
della riduzione della velocità di scorrimento dell’acqua, diminuzione della
capacità di autodepurazione delle acque, riduzione della biodiversità e
continue interruzioni alla continuità dei corsi d’acqua.
Di conseguenza, la Regione Piemonte ha adottato un approccio innovativo
e partecipativo per rilasciare nuove autorizzazioni e gestire le richieste,
basato sulla capacità portante degli ecosistemi fluviali. Il rigetto di
nuove concessioni oltre una determinata soglia e richieste più rigorose
per quanto concerne il deflusso minimo degli impianti esistenti vengono
accompagnati da incentivi economici. Questo presuppone una modificazione
nei criteri di determinazione delle tasse, che vengono calcolate
sulla base della lunghezza del corso d’acqua interessata dai prelievi e
sulla frazione di questa rispetto alla portata complessiva. Le tasse vengono
anche differenziate in base alla localizzazione dell’impianto, seguendo
le priorità stabilite dal Piano Regionale sull’Acqua e in base al grado di
compromissione ambientale già presente; sono previsti sgravi fiscali per
premiare interventi virtuosi. Una parte delle entrate ritornano alle comunità locali
a compensazione delle opportunità che lo sfruttamento energetico
rende non più attuabili. Per gli altri usi dell’acqua le tasse vengono
calcolate in base agli sforzi effettuati per risparmiare la risorsa o ridurne
l’inquinamento. Per ulteriori dettagli vedi: http://www.regione.piemonte.it/ambiente/
oppure contattare Elena Porro (elena.porro@regione.piemonte.it )”.
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