
Riporto qui un estratto dell’editoriale della Rivista del Club Alpino Italiano (pubblicato nell’ultimo numero di agosto 2012), collegandomi a quanto ho scritto e documentato nel post “Alla ricerca del limite perduto”.
Un invito (valido anche per i non soci) ad aiutare il paesaggio delle nostre montagne a sopravvivere e a difenderlo documentando con fotografie gli esempi brutti, quelli che ci fanno sentire poco bene, e poco a nostro agio, quando ne incontriamo uno lungo le nostre escursioni.
Perché il “bene paesaggio” non lo comperiamo nell’iperstore o nell’outlet dietro casa. Non è un cosa da usare e gettare. Una volta devastato dalle pessime logiche della nostra epoca, così votata al consumo e al rifiuto, non lo riacquistiamo più. Continua a leggere “paesaggio@cai.it”