Un giro in Valle Maira

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www.ilventofailsuogiro.com

Elva è un bellissimo villaggio alpino adagiato in un conca immersa nella Valle Maira. Per capire quella montagna, e cosa gli è successo quando l’impetuosa industrializzazione della pianura cuneese s’è portata via i suoi montanari, può essere interessante partire dall’editoriale di Marco Albino Ferrari, che ha scritto per il numero di  Meridiani Montagne sulle Alpi Occitane (n° 49 di marzo 2011), e poi magari vedere il film il cui trailer mi è subito piaciuto molto.

Dopodiché non resta che mettere lo zaino in spalla…

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Chersogno
Monte Chersogno (3026 m)

Elva, in Valle Maira, ha conosciuto un triste primato nazionale. Negli anni Ottanta è stato riconosciuto come il comune più povero d’Italia. Spopolamento, mancanza di risorse, assenza di un turismo di grandi numeri avevano portato il piccolo comune occitano a uno stato di semi abbandono. Poi, anche grazie al film Il vento fa il suo giro (a richiesta, in allegato), le cose hanno cominciato a cambiare e questi luoghi si stanno lentamente conquistando l’attenzione di un pubblico consapevole. Oggi la Valle Maira è al centro di un vero fenomeno di riscoperta da parte di quella minoranza di estimatori della cultura alpina che rifugge le mete del turismo di massa (vedi pag. 74 e 102). Le difficoltà, però, non sono certo finite. Il vero buco nero, il vero problema che continua a gravare su queste aree marginali è l’assenza di politica. Di una politica per la montagna. Con lo spopolamento degli anni Sessanta-Settanta, anche il serbatoio di voti delle vallate alpine è andato esaurendosi e la montagna è sparita dagli interessi elettorali dei partiti. Sparita anche tra le istanze del federalismo che niente muove direttamente in favore delle aree alpine, le aree più lontane dai modelli della sensibilità urbano-centrica prevalente. Il futuro pare così quasi interamente affidato all’iniziativa dei singoli, degli operatori del turismo e dei nuovi “montanari” (vedi pag. 46). E molto del recente successo, lo si è visto, sta proprio nella rivisitazione della cultura occitana (anche in chiave di marketing). Non per fondare un grande museo a cielo aperto che si regga sulla nostalgia, ma per riconoscere un luogo attraverso la sua esperienza culturale.

Elva (1637 m) con la parrocchiale di Santa Maria Assunta (XIII sec.)

Nota bene. Il termine “Alpi Occitane” non esiste come toponimo, ma viene utilizzato per indicare un’area di 16 vallate (vedi pag. 45) in cui si ritrovano risorgenze di cultura e lingua d’Oc. In questo numero Montagne si concentra sul cuore di questa porzione di Alpi, dalla Valle Stura alla Valle Varaita (le rimanenti vallate occitane sono state trattate già in altri numeri. Vedi: n° 20 “Api Marittime”, n° 23 “Monviso”, n° 46 “Alpi Valdesi”).

Marco Albino Ferrari

10 pensieri riguardo “Un giro in Valle Maira

    1. Grazie per il tuo commento, anonimo…

      Quando poi, oltre a leggere, ti metti lo zaino in spalla e ti immergi in quei luoghi, è ancora più bello…

      Esci dalla nostra civiltà consuetudinaria, per incontrarne delle altre.

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  1. Buon giorno, prima mi sono guardato il videclip.. e mi rendeva subito molto triste, poi ho letto la storia che hai scritto e mi auguro che tutto si risolve verso il bene.. perché le montagne e la natura in sé e un patrimonio mondiale, abbiamo soltanto questo pianeta.. e il nostro dovere a rispettare questo pianeta.. il film voglio vedere mi interessa tantissimo… vi abbraccio Pif♥

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    1. Il film è stupendo. E’ stato 6 mesi in una sala di Milano.

      Quel film ha sicuramente aiutato la Val Maira a risollevarsi. Le persone che ho incontrato ad Elva (persone che ci lavorano), mi hanno detto che da quando hanno tradotto in lingua tedesca il loro sito internet (gestiscono una locanda davvero carina dove si mangia benissimo…) hanno visto aumentare tantissimo il turismo… Da Elva passa anche la GTA…

      E così i tedeschi ritornano, anche altre volte…

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    1. Aggiungo che tutta la Val Maira è stupenda, anche se personalmente apprezzo soprattutto la parte alta che nasconde scenari davvero da sogno. Aggiungo anche che il film è davvero bello e ha molte cose da insegnare….

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  2. Non so se sia stato un caso, ma ad Elva tutto e’ stato perfetto: coccolati nell’ospitalita’, strada per raggiungerlo “perigliosa” (quella che si intravede nel trailer che si chiama Strada del vallone o Orrido di Elva), paesino delizioso compreso il cimitero, a fianco della Chiesa Parrocchiale.
    Vale la pena di visitarlo e di percorrere uno dei suoi sentieri.

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