Come ogni anno, negli ultimi due giorni di Gennaio, ad Aosta si svolge la consueta fiera di Sant’Orso. Più di mille artisti ed artigiani, alcuni professionisti, ma la maggior parte hobbisti, presentano i frutti del loro lavoro e della loro passione. La tradizione è oramai millenaria. In passato questi giorni freddi, nel pieno dell’inverno erano il periodo di riposo e di tempo libero per pastori e contadini, da qui la scelta del periodo, ai nostri occhi di cittadini decisamente infelice. La fiera, che esprime anche l’identità ed il forte senso di appartenenza storico-culturale al proprio territorio, è un occasione di incontro tra amici lontani per il resto dell’anno (ovviamente lontani per i mezzi e le possibilità di un tempo).
La fiera portava e porta ancora oggi ad Aosta in questi due giorni, gli artigiani del legno, del ferro battuto, della pietra ollare, della lana, lino e canapa, cioè dei prodotti del territorio montano, ad esporre e vendere i loro prodotti, principalmente attrezzi agricoli, oggetti per la cucina e l’arredo della casa, vestiario e oggetti decorativi. A parte gli artigiani che vivevano di questi lavori, molti montanari esponevano i prodotti delle lunghe serate invernali altrimenti forzatamente inattive. Oggi la maggior disponibilità economica ed il grande afflusso di persone “di fuori” ha fatto aumentare sia il numero di espositori, che la quantità di oggetti decorativi, principalmente in legno, diventati ormai preponderanti rispetto agli oggetti di utilità. Anche la presenza diffusa sul territorio regionale di scuole che insegnano ai giovani queste attività artigianali, aumenta il numero di persone che vi si dedicano e, mantiene vive tradizioni che in altre ragioni alpine sono quasi scomparse.
Per chi come me è appassionato di scultura ed intaglio del legno, la Fiera di Sant’Orso è un appuntamento imperdibile come fonte di ispirazione e di confronto. Quest’anno, giusto per non smentire questo inverno quasi primaverile, la temperatura era superiore ai 12 °C e la passeggiata tra opere d’arte ed oggetti d’artigianato pienamente godibile (a parte la ressa incredibile).
…senza parole…
Adoro quell’antone con il topolino e il montanaro che si affaccia…
Hai una passione davvero stupenda. Perché non provi a parlarne e a farci vedere qualcosa?
P.S.
La prossima volta combiniamo di andarci insieme…
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Il post sull’intaglio è in cantiere già da un pò…….presto arriva
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Sono vere opere d’arte.
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Ciao Paolo,
spettacolari le foto. Hai trovato qualche spunto?
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sempre troppi per quello che riesco a fare
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Ben vengano le idee..tienile in un cantuccio e prima o poi torneranno utili! 😉
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