Dopo il post sulla Fiera di Sant’Orso, mi sembra opportuno spendere due parole sulla forma di artigianato che nella Fiera fa la parte del leone: l’intaglio del legno.
La lavorazione decorativa del legno ha origini antichissime. In tutto l’arco alpino, sia in Italia che all’estero, la lavorazione del legno è sempre stata una delle più importanti attività artigianali.
Il tipo più semplice, dal punto di vista delle attrezzature necessarie e della tecnica, è l’intaglio a punta di coltello.
L’uso della punta del coltello deriva proprio dall’origine pastorale di quest’arte “povera” che era praticata da pastori e contadini con l’unico mezzo semplice, economico e praticamente in possesso di tutti: il proprio coltello. Da semplice passatempo praticato mentre si sorvegliavano gli animali al pascolo o nelle lunghe serate invernali, questa forma di intaglio si è evoluta fino a diventare una vera arte decorativa, usata per abbellire gli oggetti di uso comune ed i semplici mobili presenti in casa.
L’intaglio a punta di coltello si basa in sostanza sul taglio e successiva rimozione di piramidi rovesciate a base triangolare accostate tra loro ad ottenere un motivo geometrico.
Al fine di ottenere decori più variati, i lati del triangolo di base possono essere curvilinei e fortemente sproporzionati tra loro.
Con lo stesso principio si possono realizzare figure non geometriche come nei classici stampi per il burro.
Oggi per praticare questa forma d’arte non si ricorre più al semplice coltello da pastore, ma sono in commercio coltelli specifici, che facilitano il lavoro e permettono di realizzare decori più complessi e raffinati.
Accanto a quest’arte più semplice, praticata da molti montanari, si affianca poi la scultura, sia a bassorilievo che a tutto tondo. Ovviamente la scultura richiede attrezzature più costose: diversi tipi di sgorbie, morse per bloccare i pezzi in lavorazione, banchi da lavoro. Oltre alla quantità ed al maggior costo, tali attrezzature richiedono uno spazio adeguato e la scultura non può certo essere praticata con la stessa facilità dell’intaglio a coltello.
Vista la maggior disponibilità di denaro e di tempo libero oggi la scultura del legno è praticata da molte persone per hobby e non per mestiere, soprattutto in quelle regioni (Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige) dove sono presenti numerose scuole, anche gratuite, che cercano di diffondere tra i giovani questa splendida arte. Inutile dire che nelle vallate piemontesi ed in particolare nelle Valli di Lanzo l’arte dell’intaglio del legno non è per nulla incentivata e va lentamente scomparendo.
Straordinaro.
Ma, tra quelle che hai messo, ci sono anche foto di opere fatte da te?
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si, le prime sei, ma non volevo fare una vetrina pubblicitaria, solo fare degli esempi di quando descritto
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Senti, sono bellissime le tue opere. Perché nascondersi? 🙂
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Non mi nascondo, soltanto non mi sembra corretto usare il blog per mettersi in mostra.
Solo ora mi rendo conto di aver tralasciato nel post tutta la storia (personale certo) di come si può arrivare all’intaglio partendo dall’amore per la montagna, i suoi boschi, i suoi alberi. Imparare a scolpire poi è approfondire la conoscenza di questa materia meravigliosa e rinnovabile che è il legno, scoprire i segreti delle varie essenze, pregi e difetti, come vanno trattate ecc. ecc. ecc.
Pensa che dopo le grandi nevicate di qualche anno fà, in primavera ho trovato un maggiociondolo sradicato nella scarpata sotto il sentiero poco prima di Balma Massiet; sono tornato armato di sega e me ne sono cammellato diversi pezzi fino a Forno. Con uno di questi pezzi un amico tornitore mi ha fatto un paio di mazzuoli che uso per scolpire, gli altri sono li in attesa che arrivi l’ispirazione per decidere cosa farci….
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Penso che la tua sia una passione stupenda e che ha tutto il diritto di essere portata a conoscenza, visto che sei un blogger e visto che ami la montagna.
Hai detto bene: la tua è una storia d’amore verso i luoghi che frequenti, che conosci e che sicuramente nasconde molti messaggi sani e costruttivi. Come una boccata di aria frizzante che inaliamo quando siamo lassù…
Ne abbiamo bisogno!
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Mi assento un attimo e trovo sbocciata “la primavera dell’intaglio” 🙂
Belle opere Paolo.
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complimenti per il blog.. quando ti capita passa a fare un salto da me.. igor intaglio sempre su wordpress
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ps sono originario di lanzo…
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Sono contento che un appassionato di intaglio sia capitato qui grazie a questo post. Ho dato un’occhiata veloce al tuo blog ed ho visto che ci sono molte cose. Appena ho un pio più di tempo ci torno con più calma.
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ok ciao
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Bellissimi lavori! complimenti davvero! la pazienza e la minuzia con cui trasformi dei pezzi di legno in opere d’arte è davvero notevole!!
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Grazie
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Complimentissimi!!! Sono davvero molto belle tue opere, comunque anche quelle di Berlier … Che passione emozionante lavorare il legno e sono certo che presto avrai un’illuminazione per il tuo pezzo di laburnum.
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Ciao Vanni. Grazie.
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