Il Colle di Vascoccia (2559 m) in alta Val d’Ayas (siamo in Valle d’Aosta) è tra la Becca di Nana (3010 m) ed il Monte Facciabella (2628 m).
Il vento Matteo non ha permesso a me ed agli amici del Cai Uget di raggiungere la cima del Facciabella (il cui toponimo probabilmente deriva dal vocabolo celtico Bel, “alto”, e da face, “terreno molto ripido adibito a pascolo”) ma il superbo panorama del massiccio del Monte Rosa, una volta giunti al Colle, ci ha ampiamente ripagato.
Siamo in terra Walser e proprio nella frazione di Mandriou ho notato alcune case con la loro inconfondibile architettura. Dei Walser, estremamente moderni, mi piacciono alcune loro scaltrezze per poter sopravvivere in alta quota:
- il ritardo del matrimonio e un’autoregolamentazione delle nascite (per non depredare, in periodi di magri raccolti, le risorse dell’ambiente);
- una grande stufa al centro della casa che irradia calore dal centro alle zone circostanti (tornata di moda con la bioarchitettura) e la stalla sita al piano inferiore della casa.
Ricordiamo che i Walser, popolazione di origine germanica, dall’anno Mille hanno colonizzato, pacificamente, terreni ostili ed improduttivi delle Alpi italiane, svizzere, austriache e del Liechtenstein, tra gli 800 e 2500 m trasformandoli in luoghi adatti per viverci con la famiglia ed avere campi fertili, pascoli ricchi per il bestiame, boschi “coltivati” grazie a sistemi di canalizzazione idrica e terrazzamenti.
Le stesse case, in pietra e legno, sono un esempio di laboriosità e indipendenza di questa gente, bravi a rapportarsi con sano senso del limite verso l’ambiente.

Partenza: frazione Mandriou (1835 m, fraz. del Comune di Ayas) – Sentiero: 3-3B – Difficoltà: E, ultimo tratto EE – Dislivello: 771 m; Tempo di salita: 2h 30′; Cartografia: L’Escursionista e Monti editore – Alte Valli d’Ayas e del Lys – Monte Rosa scala 1:25 000; IGC n.108 Cervino Matterhorn Breuil Cervinia Champoluc scala 1:25 000.
Suggerisco vivamente di consultare sempre i bollettini nivologici prima di intraprendere un’escursione in ambiente innevato. Per la Valle d’Aosta: http://appweb.regione.vda.it/DBWeb/bollnivometeo/bollnivometeo.nsf/vista_i/$first?OpenDocument&L=_i&
Altro sito interessante che tratta della straordinaria civiltà alpina Walser: www.walser-alps.eu/view?set_language=it.
Bella ciaspolata, mi fai venir voglia di salire a camminare sulla neve 😉
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Visto che non mi funziona il “Like this”…
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Abbiamo bisogno di cultura Walser in questa nostra disgraziata epoca.
Soprattutto di quel Piano B di cui ho accennato in questo post: https://camoscibianchi.wordpress.com/2012/10/25/il-piano-b-dei-walser/
E’ stato tutto documentato in quel lavoro importante di cui ho accennato in questo post https://camoscibianchi.wordpress.com/2012/12/13/la-montagna-in-una-tazzina-di-caffe/
Certi avvertimenti sono stati emanati già alcuni decenni fa ma nessuno evidentemente ci ha prestato attenzione visto come stanno andando le cose oggi: le cose serie ed importanti per la nostra vita non interessano.
Solo i pagliacci hanno il via libera, soprattutto nel nostro Paese.
E’ ora di ascoltare chi ha studiato seriamente e provato la bontà delle proprie ricerche fatte per aiutare l’umanità a vivere dignitosamente e senza paure per l’avvenire.
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