Sui sentieri dei pellegrini

Bacheca Sui sentieri dei pellegriniPellegrino, nel tuo viaggio | potresti andare lontano, | perché, pellegrino, è un lungo cammino | quello per scoprire chi sei… (Enya)

La prima definizione di pellegrino che ho trovato nel dizionario è “errante”, “errabondo”. Altra definizione è “straniero”, “forestiero”. Ma pellegrino  è anche “peregrino”, ovvero “usanze pellegrine”.

Dal CAI di Lanzo veniamo a conoscenza del nuovo itinerario escursionistico “Sui sentieri dei Pellegrini (SP)” e così, un sabato di inizio primavera, siamo andati a curiosare.

Cartello indicatore
La partenza del Sentiero dei Pellegrini a Losa (fraz. di Pessinetto)

Ancora prima di conoscerlo, già ci piace l’idea che, volendo, puoi raggiungerlo da Torino con il trenino della Ciriè-Lanzo. Scesi dal mezzo ed usciti dalla graziosa stazione della frazione di Losa (553 m), poco prima di Pessinetto, l’attacco del sentiero lo si intercetta attraversando la provinciale, ben visibile e segnalato.

Questo giro ad anello si snoda per circa 6,5 Km rimanendo nel Comune di Pessinetto: dalle pendici di Punta Serena (1163 m) fino al Monte Bastia (970 m), sul versante solatio delle basse Valli di Lanzo (provincia di Torino).

Si tocca Mombresto, Gisola, Tortore, il santuario di Sant’Ignazio e borgate oramai abbandonate.

Sentiero del PellegrinoIl cammino è dotato di innumerevoli bacheche poste vicino a luoghi interessanti (borgate, chiese, piloni votivi, ecc.). Vengono anche illustrate la vita degli animali del bosco e i luoghi dove possono essere osservati. La segnaletica C.A.I. completa l’opera integrando i bolli bianco-rossi con le impronte rosa, simbolo del sentiero.

Nel corso dei secoli queste mulattiere sono state percorse anche da fedeli in pellegrinaggio. Alcuni hanno intrapreso il viaggio di fede per per adorare la reliquia di San Giacomo (un osso della sua testa), altri per sciogliere i voti fatti a Sant’Ignazio di Loyola (pregato per la protezione dalla peste, dalla minaccia dei lupi, dalle carestie e dalle epidemie).

La Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giacomo Maggiore si trova nella frazione Gisola e a Sant’Ignazio di Loyola è stato intitolato il Santuario omonimo che con la sua massiccia mole pare controlli l’accesso alle tre Valli di Lanzo: Viù, Val Grande e Val d’Ala.

Le foto che di seguito riportiamo fanno parte di un’escursione fatta successivamente al giro completo, infatti è anche possibile percorrene parte di esso, inventandosi altri giri, sempre in questo delizioso ed appartato angolo delle Valli di Lanzo. Qui siamo partiti da Pessinetto Fuori per raggiungere Punta Serena (magnifico punto panoramico) e ritornare alla base da Gisola, dopo aver attraversato il misterioso Pian delle Masche.

Il bello di un’estesa e curata rete escursionistica è la possibilità che ti offre di stimolare la creatività per conoscere ed apprezzare il territorio alpino, inseguendo le nostre personali curiosità.

Girovagare über alles! (basta osservare la mappa…).

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Sui Sentieri dei Pellegrini (SP) – giro ad anello nelle Basse Valli di Lanzo (To)

Partenza: Losa (553 m; fraz. di Pessinetto)

Difficoltà: T- E

Dislivello complessivo (fino a Sant’Ignazio): 420 m circa

Tempo di percorrenza totale: 4 h

Segnavia: n. 335 e n. 350 con bolli bianco rossi e impronte rosa (sembrano di lupo…)

Carta escursionistica: Fraternali Editore n.9 – scala 1:25.000

Qui un estratto della carta fornita dal CAI di Lanzo.

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Lasciatevi accompagnare, in questa escursione sulle tracce dei pellegrini, guardando su Flickr la nostra galleria fotografica.

7 pensieri riguardo “Sui sentieri dei pellegrini

  1. la Vostra passione per il territorio a due passi da casa vi porta a scoprire il sentiero del pellegrino…alla faccia dei ben più famosi “santiago o via francigena” e questo vi fa onore e vi meritate la dedica di uno dei miei pensieri che ho appeso nel bosco sul mio sentiero del pescatore…proprio a due passi da casa mia: …”viaggiai per giorni e notti in paesi lontani,
    molto spesi per vedere alte montagne grandi mari,
    ma non avevo gli occhi per vedere a due passi da casa mia,
    la goccia di rugiada sulla spiga di grano!”

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  2. Bell’articolo su un territorio che è (ancora?) una trama di sentieri che si incrociano e si chiamano uno con l’altro. Si possono trovare mille storie e mille itinerari diversi, basta aver occhi per guardare, cuore per sentire e gambe per andare. Complimenti sempre per le proposte stuzzicanti!

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