La carica dei motoimbecilli

Cartello posizionato dai volontari dell’Associazione Sentieri Alta Val Malone e poi imbrattato dai motoimbecilli

Tutti noi almeno una volta abbiamo incontrato un motoimbecille e a volte anche noi lo siamo.. ecco qui raccontiamo la nostra e vostra storia, naturalmente è un gioco x farsi una risata e non prendersi troppo sul serio (dal Diario del motoimbecille)

C’è una legge della Regione Piemonte che vieta ai motoimbecilli di percorre i sentieri delle montagne. Ma non è solo il Piemonte a credere che tale divieto sia giusto. Anche il Club Alpino Italiano ha oramai fatto sua questa causa, ovvero vietare la circolazione dei motoimbecilli sui sentieri d’Italia tant’è che il Presidente Vincenzo Torti non perde occasione per ribadirlo con forza e determinazione. Così è stato in una recente intervista rilasciata a montagna.tv nella quale l’Avv. Torti spiega perché quella delle moto è una causa che gli sta molto a cuore:

Certamente e le spiego perché con un esempio. Questa mattina ho parlato con R. da Prato, che mi ha contattato per dirmi grazie dopo aver letto un mio articolo sulle moto. R. è invalido su carrozzina da 30 anni. Si trova in questa situazione perché è stato aggredito da un gruppo di motociclisti sul suo terreno di proprietà mentre cercava di impedirne l’accesso.
Una storia grave, di cui non sto qua a raccontare tutta la trafila legale, ma una storia che insegna che ognuno deve avere rispetto per l’altro. Le moto devono stare nel loro spazio. Il codice della strada definisce all’articolo 2 quelli che sono i percorsi per loro e i sentieri non ne fanno parte.

Riassumendo (per i numerosi motoimbecilli sparsi per il bel paese):

1. il Codice della Strada definisce all’articolo 2 quelli che sono i percorsi per i motoimbecilli e i sentieri non ne fanno parte;

2. fermo restando il Codice della Strada, la Regione Piemonte vieta esplicitamente l’attività dei mezzi motorizzati sui sentieri e le mulattiere inclusi nella rete regionale che non possono essere individuati dai comuni per tali attività anche in deroga alla legislazione vigente (art. 16 della Legge n. 12 del 18 febbraio 2010 sul “Recupero e valorizzazione del patrimonio escursionistico del Piemonte”).

Nel XXI secolo la scuola, la Chiesa, mamma Rai (il servizio pubblico che non c’è) e i vari mass media sovvenzionati dallo Stato italiano avrebbero oramai dovuto fatto comprendere alla moltitudine degli italiani che una legge, come quella della Regione Piemonte (“Recupero e valorizzazione del patrimonio escursionistico del Piemonte“), può essere un’occasione importante per tentare di percorrere un sentiero di sviluppo. Nel caso del territorio di Corio, si tratta di uno sviluppo diffuso che coinvolge tutti gli attori presenti nella Valle. Si parla di turismo sostenibile, di posti di lavoro e dell’uscita da una crisi gravissima che ha fatto deprimere il senso dell’avvenire. Le parole sono “Patrimonio“, “Escursionismo,Sentieri” e “Sostenibilità” e sono tassativamente esclusi mezzi motorizzati e motoimbecilli.

Il cartello imbrattato che avete visto in apertura si trova sul sentiero n. 418 delle Valli di Lanzo (Madonna della Neve, tra Corio e Rocca), uno degli innumerevoli e bellissimi percorsi escursionistici delle Valli di Lanzo (qui siamo nella Valle Malone) recuperati negli ultimi anni dall’ASAVM, il cui operato sta facendo rinascere un territorio incantevole.

Quelle che seguono sono le mail ricevute dall’Associazione Sentieri Alta Val Malone in merito al sentiero aperto dai motoimbecilli (oltre 60 le mail dell’ASAVM ricevute nel 2016 e nel 2017):

8 marzo 2017:
Sabato 25 marzo pulizia per apertura sentiero Frazione Calma- Madonna della neve con squadre di Corio, Rocca e Forno.
Dobbiamo formare quattro gruppi di lavoro…
Tracciato spettacolare che completa l’enorme lavoro fatto dagli amici di Rocca.
Confermare presenza.

22 giugno 2017:
Buongiorno associati,
sabato appuntamento ore 8 Frazione Calma per la pulizia del sentiero Calma-Madonna della Neve in vista della passeggiata degli Alpini prevista per sabato 01/07.
Un gruppo di rocca partirà dalla Neve.
Confermare presenza, grazie

3 ottobre 2017:
Sabato 7 ottobre h 15 alla Madonna della Neve festeggeremo la rete dei sentieri rocchesi, inaugurando la nuova bacheca e offrendo un piccolo rinfresco.
Tutti i soci dell’ASAVM, con amici e parenti, sono benvenuti!
Per chi da Corio ha piacere di aggregarsi una “passeggiata collettiva” partirà alle 14 dalla chiesa di San Bernardo. Per info 3356961354.
È gradita la conferma, fateci sapere in quanti sarete!

21 ottobre 2017:
Ciao a tutti,
sabato  21 nuova importante avventura…
Con gli amici di Coassolo ed in collaborazione con il CAI di Lanzo lavoreremo per ripristinare  e segnalare il tratto da Pian della Rossa (a monte del Pilone del Merlo sullo spartiacque tra Corio /Cudine e Coassolo/Vietti per intenderci) a punta Prarosso sulla dorsale che passa al “bric castel” e che prosegue poi sino al pian Frigerole.
Collegamento importantissimo che permetterà di percorrere le nostre montagne in cresta, da oriente ( Madonna della Neve, Testa Brusà) ad occidente (Colle Forcola, San Vittore speriamo in un futuro prossimo, e monte Rolei.
Percorsi che toccando il Soglio, l’Uja, l’Angiolino e la Vaccarezza (dove presto dovrebbero partire i lavori riguardanti il 3 Vallate e l’Alta via canavesana) creeranno itinerari in quota molto interessanti anche per escursionisti più  esperti ed esigenti).
Appuntamento come al solito ore 8 Punta Corio davanti alla nostra bacheca.
Per cortesia confermare la presenza per organizzare mezzi di trasporto ed attrezzature. Grazie.


In apertura del post Sui sentieri della Val Malone ho riportato un bellissimo aforisma di Jean Giono caro all’ASAVM:

Immaginare è scegliere l’avvenire”.

Mi chiedo cosa immaginano i motoimbecilli.

Video su “Diario del motoimbecille

 Grazie a Luca Lombroso, uno che sa immaginare.

3 pensieri riguardo “La carica dei motoimbecilli

  1. Eh si’, ma immaginare e’ impegnativo. Devi toglierti dal vuoto social delle condivisioni infinite di emozioni provate da altri e confezionate per collezionare click fatui e commerciali. Chi si mette alla prova, ormai, anche solo per scoprire il fascino gratuito del filo d’erba sul ciglio della strada? Meglio stare nel confort del telefono, a far girare il tassametro di altri.

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