Siamo andati a cercare la Via Lattea passando da Vrù.
Ci siamo andati come facevano i vecchi montanari, a piedi, lasciandoci sospingere da tramonti infiniti e da oscurità senza tempo.
Ci siamo andati a Natale, quando la luce del giorno muore dietro le creste e il buio divora tutto.
Vrù è un minuscolo villaggio alpino, autentico come gli orizzonti delle Valli di Lanzo. Lo scovi sospeso e sonnecchiante su di un giaciglio glaciale, custode di tempi remoti quando i montanari seppero, con la loro povertà, lasciarci la Bellezza. E un domani possibile.

La trovi in un sentiero, in un mucchio di pietre ordinate, nell’estrema essenzialità esasperata dalla maestosità delle montagne, immerse in paesaggi nutrienti, cosparsi di foreste necessarie. Chi si nutre, qui, è l’anima perché finalmente trova la giusta dimora in Luoghi semplici, asciutti e indimenticabili. Veri.
Abbiamo bisogno
di un luogo: ci vuole
una mano,
una casa, un sorriso,
qualcosa che ci faccia
da perimetro.
L’animale senza luogo
si ammala,
ama senza amore,
soffre senza soffrire.
Non basta il mondo,
ci vuole un luogo,
amare è costruire un luogo,
cioè un pezzo di mondo
con un Dio dentro.
Franco Arminio

Vrù (1039 m), in Val Grande di Lanzo, nelle festività natalizie è magia. Conosciuto per il presepe meccanico di Francesco Berta detto “Cichin”, negli ultimi anni le sue chintane (viottoli di pietra) si sono decorate di innumerevoli presepi, realizzati con tanta fantasia. Frutto di puro volontariato, di queste raffigurazioni (oltre quaranta!) ne ha parlato anche il quotidiano La Stampa e il TG3.


Se amate fare escursionismo, e se siete un minimo scafati, allora vi suggerisco di lasciare l’auto nei pressi di Bergognesco (780 m, frazione di Cantoira), partendo per le 14:00-14:30 e arrivare così a Vrù all’imbrunire (tra le 17:00-17:30), quando le lucine che accendono i presepi vi faranno vivere attimi incantevoli, come in una fiaba, mentre le severe montagne delle Valli di Lanzo incorniceranno il vostro cammino. Da Bergognesco una magnifica mulattiera tutta di pietra vi accompagna fino al borgo di Lities (1114 m, un’ora di cammino) e poi con la Vi ‘d Miculà, un traverso in direzione sud-est sul versante a solatio, dove vi attende un indimenticabile punto panoramico (sosta obbligata), si raggiunge il paese dei presepi in circa cinquanta minuti di marcia.

Arrivando quando le tenebre si impossessano dello spazio, dovrete portarvi le lampade frontali se vorrete rientrare, sempre a piedi, a Bergognesco (suggerito!), passando da Losa e da Cantoira, grazie ad una comoda e bella mulattiera in pietra. Un’ottima occasione per cercare la Via Lattea e gettare così uno sguardo sull’infinito.
Il fondovalle vi sorprenderà con altri allestimenti natalizi, cosparsi lungo la stradina che si trova a monte della provinciale per Forno Alpi Graie (trovate la mappa e la traccia GPS nelle informazioni tecniche del post “La Vi ‘d Miculà”).
Durante quest’escursione, vi suggeriamo di inoltrarvi nel borgo di Lities per scoprirlo con lentezza ed assaporarne i silenzi (qui i video a cura dell’Associazione Amici di Lities). In questo caso aggiungete un’ora o più per poter visitare il museo diffuso con la casa-museo “Tounin dou Rouset”. Partite così da Bergognesco non più tardi delle 13:00.
Eccovi alcune foto dei presepi adagiati sulle chintane di Vrù (la maggioranza scattate senza flash) fatte negli anni 2017-2019, sempre nel giorno di Natale (per uscire dal visualizzatore, che si apre cliccando sulle foto, fare clic sulla piccola x in alto a destra):
Mente vi farete sorprendere dalla magia di Vrù, la notte calerà lungo i vostri passi. E’ ora di cercare la Via Lattea. Indossate le pila frontale e prendete la mulattiera che vi farà planare sul fondovalle. Un aiuto ve lo può dare una traccia GPS. Se sapete usare questo dispositivo, allora leggete il post “La Vi ‘d Miculà“.


Vrù vi attende. I presepi li trovate tutti i giorni fino al 12 gennaio.
I suoi magnifici orizzonti, tutto l’anno.
