Testo e foto di Gianni Castagneri
Barmes News – ieri, oggi, domani – alla scoperta del nostro villaggio. Ricordo ancora la sorpresa e l’emozione provata una sera di dicembre del 1993 quando Giorgio Inaudi, ideatore e fondatore del notiziario, mi consegnò il numero 1 della rivista. Il titolo era già una linea programmatica. E i contenuti, fin dall’inizio, preannunciavano la scoperta di notizie spesso sconosciute agli stessi autoctoni.
Scriverà Inaudi in occasione del numero 50 della rivista:
Solo tre anni prima, per la precisione nel 1990, si era celebrato il centenario della scomparsa sul Monte Bianco del nostro eroe locale Antonio Castagneri, detto Toni di Tuni, ed era nata la prima idea di Museo delle Guide che doveva poi aprire nel 2002. Il museo doveva impedire la dispersione e favorire la raccolta organizzata di un gran numero di cimeli, attrezzi e oggetti della vita quotidiana, spesso sottratti alla polvere dei solai o addirittura al bidone della spazzatura. Qualcuno iniziava a comprendere che questo materiale, di solito scartato e negletto, rappresentava la testimonianza nel
tempo del momento più importante della storia di Balme, quello della nascita dell’alpinismo. Parallelamente al museo, il giornalino doveva conservare e raccogliere in modo organizzato le testimonianze orali, per loro natura effimere, come effimera è la vita umana ed ancor più il ricordo (verba volant). Il giornalino doveva cioè essere un contenitore destinato a raccogliere e soprattutto a conservare nel tempo (scripta manent) un numero di informazioni destinate altrimenti ad andare perdute. Mi resi subito conto che, se il museo poteva essere rivolto soltanto al passato, il giornalino invece doveva avere per lo meno uno sguardo anche al presente e al futuro. Mi venne in aiuto, a questo proposito, il modello dei nostri cugini (anzi fratelli) di Bessans, con i quali avevo sempre intrattenuto rapporti di amicizia. Fin dal 1978 era attiva nella comunità bessanese, sia residente sia espatriata, un’associazione denominata, non a caso, “Bessans Jadis et Aujourd’hui”, in breve BJA, che produceva un bimestrale con lo stesso nome (che, per i non francofoni, significa “Bessans un tempo e oggi”.
I ventisette anni di Barmes News (è in preparazione il numero 55) hanno rappresentato un esempio di caparbia continuità, specialmente per il luogo nel quale è elaborato, Balme, dove tutto è fragile a prescindere, sia esso l’ambiente naturale, l’economia, la stessa presenza umana. E in una società nella quale tutto è discutibile e criticato, condizioni a cui non sfugge ovviamente Barmes News.
Eppure in tutto questo tempo, senza mai saltare un appuntamento, il giornalino è uscito regolarmente, prima in forma cartacea ed ora, da anni, in edizione digitale. Tutti gli arretrati sono scaricabili dal sito web del Comune: www.comune.balme.to.it/it-it/vivere-il-comune/rubriche/barmes-news-1157-1-e0d34c34522e92a99667a9ecf8a129d9.

In questi anni il paese è molto cambiato e il semestrale ha accompagnato questa evoluzione guardando anche al presente e al futuro ma rivolgendo sempre lo sguardo e le attenzioni ad un passato così ricco di storia e di stimoli. Attraverso centinaia di articoli, ha saputo aprirsi a nuovi contributi che l’hanno spesso arricchito di contenuti nuovi e talvolta perfino sorprendenti, che l’hanno trasformato in una fonte autorevole e attesa, apprezzata ben oltre gli stretti confini comunali, addirittura oltralpe. Il giornalino è infatti letto nel vicino paese francese di Bessans dove Annie Chazal traduce gli articoli più significativi, facendolo diventare un bell’esempio di scambio culturale, capace di rinnovare lo storico rapporto tra i due versanti della Bessanese.
Oggi Barmes News accetta la sfida della modernità ed approda al mondo dei blog, con un suo spazio dedicato alla diffusione dei suoi ormai storici contenuti e di quelli che continueranno ad uscire regolarmente. Si cercherà così anche di stimolare discussioni, considerazioni e analisi sul passato, sul presente e sul futuro del territorio balmese e valligiano: https://barmesnews.wordpress.com/.

Chi conosce questo villaggio a 1500 metri, popolato da meno di settanta abitanti effettivi, può trovare in Barmes News approfondimenti relativi a notizie talvolta già parzialmente ascoltate. O nuove informazioni, frutto delle ricerche di tanti appassionati ricercatori. Chi invece si imbatterà casualmente in questo notiziario e non è mai stato a Balme, potrà abbeverarvi la propria curiosità e scoprire, o rinnovare, la passione per le alte terre. E magari cadere nella tentazione di visitare questo sperduto ma senz’altro originale paesino.
Buona lettura dunque agli affezionati lettori e a quelli che per la prima volta si troveranno a scoprire questa marginale realtà. C’è sempre tanto da imparare.
Gianni Castagneri
Ringraziando Gianni Castagneri, segnaliamo che nell’ultimo numero di Barmes News (n. 54) potete leggere, tra l’altro, le osservazioni sui ghiacciai della Val d’Ala effettuate nel 2019. L’articolo è qui: https://barmesnews.wordpress.com/2020/07/05/ghiacciai-della-val-dala-osservazioni-2019/
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Quanto sopra descritto vale anche per questo blog.
Buona lettura!
Buongiorno, la vostra è una bella ed interessante iniziativa, inoltre, riuscire a dare una continuità ad un progetto è molto importante e lodevole.
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Grazie del suo commento che condividiamo in pieno!
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Ciò che fa Gianni Castagneri per le sue montagne, a beneficio di tutti ed in nome di cultura e tradizioni che devono essere tenuti in vita per capire meglio anche il presente ed il senso della vita, dovrebbe essere emulato da tutte le comunità alpine, grandi o piccole che siano.
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