
La sveglia suona impietosa e inesorabile nell’unico giorno in cui potresti dormire più a lungo. Fuori è ancora buio. Sarebbe così facile allungare la mano, silenziare il telefono, e restare al caldo sotto le coperte per ancora qualche ora di sonno. In fondo perché alzarsi? Sono solo pochi secondi. Ai piedi del letto c’è già lo zaino pronto, sulla piccola poltroncina di velluto i vestiti piegati che attendono di essere messi, al piano di sotto, vicino alla porta, la busta con l’attrezzatura. È un attimo e i dubbi svaniscono, il caffè è già bevuto, e sei subito in macchina su un’autostrada che viaggia verso est, verso l’alba, verso le montagne.
Continua a leggere “Appennino, la montagna (ancora) per pochi”