Foto di Verglas (vale la pena ingradirla cliccandoci sopra)
Quando andiamo in montagna, lungo sentieri o pareti, noi crediamo di portare solo noi stessi, i nostri compagni di cordata e lo zaino. In verità, quando entriamo in questo Luogo, ci portiamo tante altre persone di cui la montagna ci chiede di esserne responsabili.
Pensate a quanto è grande la Montagna.
Quando ci andiamo si forma silenziosamente una lunga cordata composta da tutti coloro che la amano come se fosse una parte noi stessi, vitale e fondamentale.
Pensate a quanto ci fa sentire importanti la Montagna.
Perché quando posiamo piede su di essa ci chiede di essere responsabili, verso di noi ma soprattutto verso gli altri, quelli che si legano a noi. Anche se non sono con noi fisicamente. Anche se sono invisibili.
Silenzio. Notte. Le stelle scintillavano nel cielo. Viktoria rabbrividì. Era esausta. L’anno era stato impegnativo, con tutti i pazienti affetti da consumo compulsivo che aveva assistito. Ecco una stella cadente: la sua traiettoria luminosa si stagliava nel chiaro di luna sopra la catena montuosa. Ora puoi esprimere un desiderio, pensò. Ma che cosa?
Con questo post non intendiamo incentivare l’acquisto del “No Ads” su WordPress (ovvero i $ da sborsare annualmente per non avere gli annunci pubblicitari su questo blog).
Con questo post vorremmo rimanere fedeli a quanto ha scritto qualche anno fa Franco Michieli sulla oramai estinta Rivista della Montagna (articolo pubblicato nel 2001 dall’allora casa editrice Edizioni CDA: se vi interessa leggerlo integralmente qui il post, più attuale che mai). Continua a leggere “No Ads”→
Giungono diverse segnalazioni di comparsa di messaggi pubblicitari su blog ospitati dalla piattaforma di WordPress (free blog come questo dei Camosci bianchi):
Chiederei a tutti voi, che passate di qui ogni tanto, di segnalarmi gentilmente se vedete della pubblicità: basta che mi fate un commento al post più recente.
Siamo alle solite… D’accordo che in questo mondo “nessun pasto è gratis“, però sarebbe stato molto corretto, da parte di WordPress, fare una segnalazione preventiva agli amministratori dei blog.
Questo è uno spazio gratuito e noi camosci non intendiamo avere alcun tornaconto monetario.
Un sincero benvenuto a martellot, nuovo camoscio, che ha accettato volentieri di contribuire a questo blog con i suoi “sguardi”.
Si descrive “frequentatore della montagna di un tempo” e a tal proposito vorrei solo fare una piccola personale osservazione in merito: in questo blog sovente si volge lo sguardo all’indietro. Questa non è una mania passatista bensì la semplice constatazione del fatto che osservando da dove arriviamo si può sicuramente immaginare con più nitidezza e ricchezza il nostro avvenire. Soprattutto con maggior consapevolezza.
Il prossimo post lo pubblicherà lui ed io ne sono molto contento perché, tra l’altro, ha saputo esprimere egregiamente un sentimento che è da qualche tempo che provo quando vado per i monti, soprattutto negli ultimi anni.
Sono felice che lui mi abbia anticipato perché indirettamente aprirà la strada ad ulteriori contributi in merito al tema del suo scritto, a me molto caro, che attiene al paesaggio e alla frequentazione dell’alta montagna (ho appena ottenuto l’autorizzazione a pubblicare un’immagine dalla “Fondazione Montagna Sicura” che aiuta splendidamente a parlare di paesaggio montano e dintorni).
Una bella notizia per I camosci bianchi: abbiamo un amico in più che lo arricchirà. Si chiama Paolo (nickname paologiac).
Paolo è legato a due valli che hanno lo stesso nome, sempre ubicate nella nostra Regione, ma molto distanti l’una dall’altra e anche molto diverse.
In una di quelle valli io non ci sono mai stato e quindi sarò molto felice di poter “viaggiare” tra le sue parole. Chissà che non sarà finalmente l’occasione per andare a conoscerla per comprendere un qualcosa in più del luogo montagna?
Sono pronto a camminare con te, tra le nostre splendide vallate. Pronto ad ammirare altri “panorami” grazie ai tuoi sguardi attraverso i quali continuare la nostra ricerca dell’Uomo Selvaggio.
Benvenuto Paolo e grazie mille per la tua gentilezza, per la voglia e il tempo che dedicherai a questo spazio, anche solo per un “ciao”.
Cari amici e lettori, questa e’ la nostra nuova “casa”.
Sarebbe stato un peccato perdere amici, pensieri e commenti che ci hanno accompagnato in questi anni e… non conoscendo il futuro, ci siamo spostati qui.
Come in un vero trasloco, ci sono ancora piccole sistemazioni da fare e pacchi da scartare ma nel complesso va abbastanza bene.
ll 10 novembre del 2008 nasceva questo blog, brillantissima e fantastica idea di lichene1 e di ometto83.
“Spero che questo blog possa divenire un luogo di incontro virtuale in cui scambiarci idee, consigli e affrontare argomenti su quella che è la nostra passione, anche quando non siamo a quattr’occhi. Utilizzare le tecnologie moderne a sostento della cultura e della tradizione. Un luogo in cui poter leggere ciò che gli altri pensano, ed utilizzarlo per affinare quelli che sono i nostri personali punti di vista.” Franz (ometto83)
Loro sono due ragazzi davvero in gamba con cui ho avuto, e continuo ad avere, la meravigliosa occasione di condividere le scarpinate tra i monti. Questi sono giovani su cui la nostra Italia dovrebbe puntare con decisione e senza paura affinché si possa rintrcciare la speranza per un futuro migliore. Per tutti, anche per coloro che infaticabilmente si afferrano alla propria cadrega di potere che non mollano neanche di fronte alle forti prospettive di declino del nostro mondo.
Siete grandi!
E grazie a tutti quelli che hanno voluto partecipare in questo angolo virtuale. Si è creata una piccola comunità in cui amo molto confrontare la mia opinione con quella di tutti voi.
Se proprio devo fare un bilancio questo è sicuramente positivo. La rete, la tecnologia, ci può davvero aiutare a vivere meglio. Dipende solo da noi volerlo o meno. Ho conosciuto delle persone meravigliose, anche nella realtà, grazie a questo spazio, e spero vivamente di potere continuare ad incontrarne. Con una importante consapevolezza: in questo spazio non c’è l’uno, non esiste un’unica visione del mondo. Qui vincono le verità, che ogni donna e uomo porta nel proprio cuore.
Talvolta, quando leggo una nuova opinione, un nuovo commento, sulle cose che scriviamo penso a questa frase di un personaggio noto (forse Bernard Shaw?):
“Non sono d’accordo con quanto tu dici ma sono felice che tu abbia avuto la possibiltà di esprimere la tua opinione”.
Con questo post non voglio rendermi antipatico a nessuno, voglio più probabilmente esprimere quella che è anche l’opinione della maggior parte dei visitatori di questo blog.
Lo spazio web qui presente, che potete consultare e di cui potete rendervi partecipi, è una fonte di confronto ideata come scambio di idee e pensieri.
“Parlare” telematicamente ha un senso profondo anche di libertà, intesa come espressione delle proprie posizioni. E si è liberi quando ci si esprime senza remore, in prima persona, pertanto varrebbe la pena che ogni post fosse firmato. In caso contrario tutto ciò decadrebbe.
Tanto varebbe altrimenti riportare citazioni che ogni anomino può fare, in quanto non espresse da lui.
Vi invito quindi a firmarvi in ogni intervento, in caso contrario i post saranno eliminati a prescindere dal loro contenuto.
Gradisco sottolineare ulteriormente, semmai non si fosse capito dalle poche righe soprastanti, che la questione è puramente etica. Eventuali commenti offensivi/lesivi nei confronti di persone o terzi sono infatti tracciabili telematicamente e riconducibili al singolo utente.
Tutto quello che ho potuto leggere su questo blog dal momento della sua recente nascita è stato fonte di arricchimento, e vado oltre, perchè penso ad un arricchimento collettivo. Le persone che lo hanno visitato godono della mia e altrui stima.
Allora, riconduciamo questa stima, non solo mia personale ma di molti, a qualcuno di preciso.
Avrei piacere di pubblicare per tutti coloro che hanno l’occasione di visitare questo sito una frase per me molto significativa
” Quando l’ultimo albero sarà abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce catturato soltanto allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare“.
E chi meglio di San Francesco puo’ magnificare, in maniera profonda e semplice, il Creato attraverso le lodi al Creatore?
Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno, et allumeni noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor Aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore et sostengono infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterranno in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’ mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente po’ skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate..
Nei dintorni del Rifugio Levi-Molinari – Alta Val Susa –
La terra che si possiede o si coltiva, come la natura con la quale conviviamo ogni giorno, non ci appartiene. L’abbiamo presa in prestito dai nostri padri, e dovremo restituirla ai nostri figli: intatta, migliorata, arricchita.
Antico proverbio ripreso da Antoine de Saint Exupéry
Un nome dovevo pur darlo a questo blog: quello che gli ho affibbiato mi è parso “adatto” a descrivere il gruppo per alcuni semplici motivi. Pochi sanno che in realtà l’habitat originario del camoscio è il bosco di latifoglie. Già dai secoli scorsi, nelle vallate alpine, i fenomeni di disboscamento e colonizzazione del territorio a fini agricoli hanno spinto questa specie ad occupare territori ad altiudine più elevata… e si è adattato incredibilmente bene a saltare e zompettare tra rocce a fil di piombo, grazie anche alla particolare fisiologia della zampa (il famoso zoccolo “gommoso”).
Questa caratteristica intrinseca del camoscio, non solamente adattarsi, ma vivere naturalmente in ambienti diversi come il bosco o la croda aspra e scoscesa mi hanno sempre affascinato.
Il mantello bianco: come per noi uomini ogni tanto nasce anche qualche animale “albino”… innegabilmente è un tratto distintivo che lo caratterizza notevolmente.
Spero che questo blog possa divenire un luogo di incontro virtuale in cui scambiarci idee, consigli e affrontare argomenti su quella che è la nostra passione, anche quando non siamo a quattr’occhi.
Utilizzare le tecnologie moderne a sostento della cultura e della tradizione.
Un luogo in cui poter leggere ciò che gli altri pensano, ed utilizzarlo per affinare quelli che sono i nostri personali punti di vista.
Un saluto a tutti
by Franz