Combanera ci salverà

La diga di Ridracoli è simile nello scopo e nelle dimensioni a quella di Combanera

E’ ora di tirare nuovamente in ballo la diga di Combanera in Val di Viù (pensate che lo si fa dagli anni ’60) dopo due mesi di siccità che sta colpendo il Piemonte. Questa volta a parlarne è il presidente della Cia del Piemonte, Ludovico Actis Perinetto. L’articolo è stato pubblicato il 13 dicembre scorso su Targatocn.it, quotidiano online della Provincia di Cuneo.

A cosa servirebbe quest’opera ciclopica? E perché bisognerebbe sommergere una parte della Val di Viù?

Forse non tutti sanno che questa Valle (siamo in provincia di Torino) già dagli anni ’60 è stata letteralmente requisita per tutelare il fabbisogno umano di acqua per Torino e la sua cintura.

Si ripresenta puntualmente il drammatico rapporto tra sviluppo economico fuori controllo, che “corre” come una locomotiva impazzita senza macchinista, e risorse finite del Pianeta.

Se non avete ancora letto questo post, pubblicato la prima volta sui camosci l’11 gennaio 2013 (adesso aggiornato con l’ultimo articolo di Targatocn.it), vi invito a farlo perché continua ad essere oltremodo attuale e perché credo che saprà spiegarvi molte cose dello schizofrenico rapporto tra uomo e ambiente, tra Torino e le Alpi.  Continua a leggere “Combanera ci salverà”

Ci siamo seccati

Crediti: TAM (Convegno “Energia dall’acqua in montagna: costi e benefici” )

Fiumi senz’acqua. Segnalateci i prelievi idrici eccessivi da fiumi e torrenti

Non sto parlando di corsi d’acqua che scorrono in Africa ma di una campagna promossa da Legambiente e CIPRA Italia, Dislivelli e Pro Natura al fine di monitorare lo stato di salute di fiumi e torrenti alpini.

Sempre piu’ spesso si vedono, in estate, fiumi e torrenti in secca. Le cause sono da imputare ai prelievi per l’agricoltura, per la produzione idroelettica e solo  in piccola parte alla carenza di precipitazioni.

Foto estrapolata dalla presentazione TAM  in merito al Convegno “ENERGIA DALL’ACQUA IN MONTAGNA: COSTI E BENEFICI”. Qui il link e qui il post dove ne avevamo già parlato.

Non sempre vengono rispettate le leggi che prescrivono il rilascio di un certo quantitativo d’acqua (D.M.V.) a valle delle derivazioni irrigue o idroelettriche.

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Diritto all’acqua

Il 22 marzo 2010 è stata celebrata la Giornata Mondiale dell’Acqua.

Qui qualche iniziativa/articolo per continuare a promuovere un’ importante attivita’ di informazione:

la montagna garantisce il diritto all’acqua a tutti i popoli: difendiamola

articolo di Paolo Rumiz pubblicato su Repubblica del 20 marzo 2010

Buona lettura!
Serpillo
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Orizzonti di senso

Quest’estate, navigando tra i monti, sovente ascoltavo affermare tra gli escursionisti: “Speriamo che  ad agosto le temperature non saranno troppo torride, così almeno i ghiacciai ed i nevai resisteranno fino all’inizio delle nuove nevicate“.

E’ vero, la nostra speranza, di noi escursionisti, è quella di ritrovare, come un tempo, una montagna più vera o, meglio, più riconoscibile. Forse il termine corretto è leggibile. Un montagna che riesca ancora a farsi capire per chi la frequenta da tempo e che di conseguenza ha interiorizzato una sorta di “mappa” mentale che permetta un dialogo con essa: lì il torrente, dove posso riempire la borraccia, lì la passerella che mi permette di attraversarlo, più in alto i nevai da solcare e che restituiscono alla pianura l’acqua accumulata in inverno. Poi, ancora più sù, i ghiacciai, anticamere delle vette e custodi di quella risorsa insostituibile e assolutamente necessaria per la nostra vita: l’acqua.

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Il Sindaco di Chialamberto, la TAM e il Piano di Vassola

V20090814 013enerdì 14 agosto siamo stati gentilmente convocati, su nostra richiesta, dal Sindaco del Comune di  Chialamberto, geom. Giuseppe Drò, che ha accettato con molta disponibilità e cortesia di prendere in consegna gli atti dell’importante convegno intitolato “ENERGIA DALL’ACQUA IN MONTAGNA: COSTI E BENEFICI” che si è tenuto a Solaro, vicino a Milano, il 13 giugno 2009 organizzato dalla TAM (Commissione per la Tutela dell’Ambiente Montano del CAI).

Ricordo che in Val Grande di Lanzo è in fase avanzata un progetto di captazione dell’acqua del Rio Vassola e del Rio Paglia per produrre energia elettrica. Il territorio  in cui si dovrebbe costruire l’impianto idoroelettrico è sicuramente uno dei più belli di tutte le Valli di Lanzo. Chi ama la montagna e i suoi abitanti, non può esimersi dal tutelarla partendo soprattutto dalla conoscenza e dalla cultura. In questo caso è l’acqua nel mirino di vari interessi privati e pubblici. Noi cittadini abbiamo il dovere, aiutati dalle istituzioni, di prendere atto dell’imporatante e pericolosa corsa all’oro bianco delle nostre Alpi (leggete gli atti del Convegno indicati in questo post). L’unica via per decidere in merito a qualcosa di così importante come il nostro territorio, di cui, non dimentichiamoci, ne siamo responsabili nei confronti delle future generazioni, è quello di affidarci alla conoscenza,cibo per la nostra mente. Conoscere è anche e soprattutto un atto di amore.

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Energia dall’acqua in montagna: costi e benefici

Il bellissimo paesaggio di montagna che vedete qui a destra è stato fotografato a maggio di quest’anno e potrebbe essere una delle ultime volte che si può contemplare così intatto. Qualcuno sta “progettando” di “rubarlo”, di cancellarlo, di saccheggiarlo per costruirci un impianto idroelettrico dai discutibili benefici economici (post sul Piano di Vassola). O, meglio, da un rapporto costi/benefici sbilanciato enormemente verso i costi in termini di devastazione ambientale. Credo che possa fare molto bene al nostro cervello, in tema di salute mentale, presentargli ogni tanto anche altri punti di vista che non siano sempre e soltanto quelli che derivano dalla malattia mortale della modernità (leggete il post Solstizio d’estate a Monaviel): la fretta, la superficialità, la spinta inarrestabile a misurare tutto (e qui si deve misurare la montagna, in termini quantitavi di ricavi e di costi, di profitti e di utili), anche ciò che non è o – meglio – non deve essere misurato come il sentimento, il flusso delle emozioni, la gioia, l’entusiasmo; tutti valori mortificati dalla moderna “dittatura della quantità”. Continua a leggere “Energia dall’acqua in montagna: costi e benefici”

A,B,C Acqua Bene Comune

Scopro sul sito http://www.cai-tam.it/ che il CAI Veneto (il raggruppamento regionale delle sezioni del Club Alpino Italiano), sta tentando di sensibilizzare le istituzioni sui rischi di veri e propri attentati al bene pubblico “acqua” da parte di imprese che hanno come precipuo obiettivo il profitto ad ogni costo da realizzare con progetti miopi che non fanno  altro che sottrarre un bene così importante, come l’acqua e tutto quello che c’è intorno, alle generazioni future. Ai nostri figli.

Trovate cinque minuti di tempo per leggere cosa ci stiamo giocando a forza di essere distratti e rimbabiti dalle sciocchezze che quotidianamente ci offre il vergognoso panorama mass-mediatico, vera dittatura della nostra epoca. Continua a leggere “A,B,C Acqua Bene Comune”