
In Diario del Gran Paradiso, libro che amo tantissimo e che qui ho avuto modo di citare sovente, l’autore, Anacleto Verrecchia, racconta la sua terribile esperienza sotto i bombardamenti nel 1943, durante i quali perse la madre.
Il 15 febbraio di otto anni fa ero sotto i bombardamenti di Montecassino. Il ricordo di quell’infamia, per giunta inutile e quindi doppiamente esecrabile, è vivissimo in me. Conservo ancora alcuni appunti presi in quell’inferno. All’alba fummo svegliati, come al solito, dall’artiglieria pesante. Il giorno si era annunciato con un mattino splendido, che consentiva la vista su tutta la valle di Cassino. Ma a un certo punto, con nostra grande meraviglia, le artiglierie tacquero e sulla valle calò un silenzio insolito. La celebre abbazia era ancora là, intatta e solenne. Pareva quasi che, con la sua maestosità, volesse indurre a miglior consiglio gli uomini che si combattevano rabbiosamente e si trucidavano ai suoi piedi. Le poche cannonate che vi erano cadute sopra avevano appena scalfito le sue mura possenti e secolari.
Continua a leggere “Ceresole Reale, 15 febbraio 1952”