Nell’ultimo numero di alpMedia il pensiero della CIPRA traspare limpidamente: “I corsi d’acqua alpini non sono rinnovabili”, si ritiene cioè che nelle Alpi non vi sia posto per nuovi impianti idroelettrici.
Il 90% circa dei torrenti alpini e dei fiumi è già utilizzato per la produzione di energia idroelettrica che “se fonte pulita, locale e rinnovabile, non può comunque evitare un impatto notevole sia sugli habitat naturali sia sul paesaggio”.
La CIPRA chiede “di preservare il rimanente 10% dei corsi d’acqua alpini attualmente ancora integri, e di porre fine alla realizzazione di qualsiasi nuovo impianto idroelettrico che li riguardi. Non è infatti questa la soluzione al problema energetico, che è invece legata, in primo luogo, alla riduzione dei consumi e all’utilizzo più efficace ed ecologico degli impianti stessi.” Continua a leggere “Vassola ed idroelettrico”