La pressione sulle Alpi che fa paura

Marjeta Keršič-Svetel è esperta di comunicazione strategica, grande conoscitrice delle aree protette alpine, giornalista ed ex vicepresidente della CIPRA. All’età di 3 anni è partita senza genitori per raggiungere le montagne vicine.

Un’intervista su azioni pionieristiche, i problemi delle Alpi e il loro futuro. Qui riportiamo le sue due ultime risposte a domande su temi cruciali, di cui sentiamo particolarmente l’urgenza.

Marjeta Keršič-Svetel (c) Samo Kham

[…]

Qual è, secondo lei, il problema principale che le Alpi devono affrontare oggi?
Le Alpi sono sempre state in difficoltà, ma ora la situazione sta peggiorando. La gente di qui era molto brava in quello che oggi chiamiamo uso sostenibile delle risorse, ma quei giorni appartengono al passato. La pressione delle masse di coloro che non vivono nelle Alpi e vi esercitano la loro influenza non è mai stata così grande. Le Alpi con le loro preziose risorse vengono svendute, i giovani se ne vanno, il cambiamento climatico è sempre più evidente. Senza decisioni sagge, questo effetto valanga continuerà. E non riguarderà solo la popolazione delle Alpi. Le comunità locali non possono affrontare queste sfide da sole. Dobbiamo lavorare a livello internazionale per uno sviluppo sostenibile delle Alpi.

Cosa si augura per il futuro delle Alpi?
Vorrei che le comunità locali delle Alpi conservassero i loro valori e la loro identità culturale. Non solo per preservare l’eredità del passato, ma anche per plasmare lo sviluppo a modo loro. E che in Slovenia la CIPRA ottenga il sostegno e il peso che ha in altri Paesi alpini.

Intervista: Katarina Žakelj, CIPRA Sloveni


L’intervista completa a Marjeta Keršič-Svetel si trova sul sito della Cipra: https://www.cipra.org/it/notizie/la-pressione-sulle-alpi-non-e-mai-stata-cosi-forte

L’anima della montagna

Ho trovato molto interessante questo video dove Annibale Salsa ci spiega l’importanza della toponomastica per la conoscenza e la scoperta della montagna.

Se desiderate approfondire questo aspetto delle nostre montagne, allora vi suggerisco di leggere il post La Contessa del Lago fantasma partorito grazie ad un’escursione fatta agli inizi di dicembre dell’anno scorso insieme agli amici del blog (ma anche con Una donna bellissima… vi divertirete a sprofondare nella tana del bianconiglio…).

Quando ho iniziato ad incuriosirmi di toponomastica alpina, mi si sono davvero spalancati orizzonti senza fine grazie ai quali mi sono proiettato, come in una macchina del tempo, in un viaggio meraviglioso che mi ha spinto ad inseguire  le tracce della colonizzazione delle Alpi.

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Una notizia molto recente su quest’aspetto (evidentemente non compreso nella sua importanza), inerente il territorio della Valle d’Aosta, la trovate qui:

www.dagospia.com/rubrica-3/politica/linvasione-della-val-daosta-per-quale-motivo-nella-regione-alpina-autonoma-i-nomi-italiani-50037.htm

Gens Taurina

Secondo alcuni autorevoli studiosi, l’etimologia del toponimo di Torino non è quello molto fantasioso che riconduce ad un Toro ma deriverebbe dalla parola di orgine celtica tàur che vuol dire “monte”.

Furono i Liguri, popolazione immigrata dagli altipiani asiatici, che nel III millennio a.C. occuparono i Taurini Saltus, cioè i monti e i piani taurini, e che qui presero il nome di Taurisci o Taurini proprio perché abitavano vicino ai monti.

Quante volte percorrendo la mia Città ho pensato che è così bella anche perché ha una cornice unica, quella appunto rappresentata dal profilo delle stupende montagne che la contornano. E quante volte mi sono chiesto: “Ma perché deve esserci una così forte discontinuità culturale all’interno di un territorio che in verità non è per niente discontinuo?”.

In realtà forse una risposta ce l’ho. Molto probabilmente sta nella percezione che tutti noi abbiamo del territorio. Eppure, lasciando da parte queste problematiche, forse troppo complesse da affrontare in questi tempi di crisi, il nostro spazio, ovvero ciò che ci circonda, dovrebbe far parte della nostra identità. Pensare a quella porzione di paesaggio e di spazio, che verrà ineluttabilmente sottratta ai Taurini dalla costruzione di grattacieli, provo un senso di smarrimento e di sconforto. Continua a leggere “Gens Taurina”

Altrove

Venerdì 16 aprile alle 21 presso l’ATL di Lanzo Torinese si terrà la presentazione del volume “ALTROVE – La montagna dell’identita’ e dell’alterita’” di Erich Giordano e Lorenzo Delfino, con la proiezione di immagini di montagna.

Si tratta di una bella ricerca condotta nelle montagne piemontesi dai due giovani autori, che aiuta a comprendere la montagna attuale, anche attraverso le parole di un selezionato campione di interviste ad alcuni protagonisti del territorio delle terre alte (tra i quali anche alcuni delle Valli di Lanzo).

Un modo per capire dove stia andando la montagna e dove possa effettivamente andare.

Le categorie di identità, autenticità e naturalità fanno parte da tempo del lessico della montagna e vengono spesso indicate come un rimedio irrinunciabile alla perdurante crisi della periferia alpina, se non addirittura come una soluzione ai problemi del mondo globale. Gli autori invitano a ridimensionare la portata di concetti che appaiono ambigui e problematici, in un percorso che porta a considerare la montagna non più come una proprietà o un’immagine speculare di sé, ma come un Altrove che chiama alla responsabilità al di là dell’appartenenza. “Un saggio appassionato” Continua a leggere “Altrove”

Genius Loci

Santuario di Santa Cristina - Valli di LanzoMi imbatto nel Genius Loci per puro caso. Non ne so nulla e allora mi immergo nella Rete. Due clic, uno su Wikipedia e un altro su Peacelink, e così mi ritrovo ad “ascoltare” Eduardo Zarelli – Il rito e l’identità nelle forme culturali dell’abitare.

A dire il vero desideravo scrivere  in merito ai sentieri dimenticati, alla trascuratezza e all’abbandono del territorio montano come purtroppo sovente riscontro nelle Valli di Lanzo. Poi il fato ha voluto che le mie riflessioni si rispecchiassero in questo scritto che ho voluto riportare qui inframezzandolo con alcune foto delle nostre escursioni. Le ho scelte con cura, pensando così di facilitare le riflessioni, importanti e potenti, che Zarelli proietta nella nostra anima di viandanti. Riflessioni che dovrebbero aiutarci a vivere tutti insieme meglio e con più rispetto. Perché l’ambiente, di cui oggi tanto si parla, non è altro che una parte di noi stessi, forse solo un po’ più fragile e bisognosa di cura e attenzioni. Continua a leggere “Genius Loci”

Arp sensa counfìn – escursionismo in alpeggio

Alpi 365 - Alpeggi senza confiniDomenica 25 Ottobre 2009 presso lo Spazio Incontri ad Alpi 365 si è svolta una tavola rotonda dal titolo Alpeggi senza confini: escursionismo in alpeggio. Una sintesi ed un commento relativi all’evento la potete trovare sul sito della Rete Sentieristica della Regione Piemonte. Se invece volete approfondire alcune tematiche trattate durante l’evento, allora proseguite nella lettura di quest post dove ho cercato di riportare quegli interventi che maggiormente hanno catturato la mia attenzione. Purtroppo la registrazione audio si è rilevata in più punti molto disturbata cosa che non mi ha permesso  di trascrivere alcuni passaggi importanti. Al termine lascerò alcune mie personalissime osservazioni inerenti soprattutto al ruolo che il Club Alpino Italiano può avere, anche in questo ambito, nel portare avanti la sua missione di conoscenza del luogo montagna a tutti i livelli.

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Annibale Salsa e le identità da indossare

[…] Per “salvare” le Alpi bisognerà essere molto aperti sul piano delle nuove culture (anche migratorie) e dell’innovazione (anche tecnologica). Ma soprattutto occorrerà far propria una visione del mondo capace di valorizzare le differenze ed eliminare le separazioni, specie se – come conclude Salsa – nella relazione con la montagna “si realizza la pienezza del rapporto a tre livelli fra natura, relazioni sociali e interiorità soggettiva… La montagna può realizzare anche sul piano psichico quell’esperienza olistica che altre visioni alla moda  hanno eluso o apertamente confutato”.

Chissà che, dopo tanto sognare e tanto ridimensionare, non si impari a vedere le Alpi come un pezzo del nostro mondo, solo più fragile e più bisognoso di intelligenze.

Enrico Camanni – settembre 2007

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Appuntamenti a tema

Ecco alcuni incontri a tema sulla montagna che si svolgeranno nei prossimi mesi e che ritengo davvero interessanti. In ordine cronologico:

Sabato 4 aprile dalle 15 alle 23 al Teatro Vittoria in via Gramsci 4 a Torino, la Provincia ha organizzato una grande giornata di festa per celebrare i dieci anni del suo impegno per le minoranze linguistiche, dove si alterneranno protagonisti, eventi, immagini e musica. Nel corso della giornata si ripercorreranno le tappe di questo straordinario viaggio che ha ridato vigore all’identità culturale del nostro territorio, ma si farà anche il punto su ciò che resta da fare insieme con tutti i protagonisti che in questi anni hanno accolto e dato gambe al progetto. Per un giorno a Torino si parlarà occitano, francoprovenzale, francese, arbereshe… Tutte le lingua tutelate dalla legge 482 saranno presenti e testimonieranno l’impegno di continuare a lavorare per il futuro.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Continua a leggere “Appuntamenti a tema”