Siamo ad oltre 1500 metri di quota. La giornata è straordinariamente tersa ma fa molto freddo come non capitava da tempo. Siamo sottozero con una brezza che soffia da nord-ovest. Su questo sentiero ci si deve muovere con decisione, le soste sono ridotte al minimo sebbene ci sia il sole che fa finta di scaldarci. La partenza è avvenuta tre ore fa dal Passo della Croce (1162 m) calzando di corsa gli scarponi: in piena ombra era impossibile stare fermi. Nel database dei nostri recenti ricordi escursionistici, fatichiamo a rammentare sulla nostra pelle un freddo così penetrante. E forse oggi abbiamo sbagliato qualcosa nell’abbigliamento. Anche nel fare lo zaino. Ma avevamo voglia di goderci le Valli di Lanzo con le sue vette, le sue creste, gli infiniti passi e le sue giogaie. Con le sue deliziose borgate che galleggiano sospese sui fondivalle. Non succede spesso di avere in dono una limpidezza così estrema. Zero inquinanti, zero umidità. Luce perfetta. Perfetta per connetterci con i paesaggi delle Valli di Lanzo che attendono l’escursionista.
Che qui, lungo il sentiero 332B, lasciano davvero senza fiato.
Un augurio a tutti i Camosci, in particolare agli individui “bianchi” rari a trovarsi: a coloro che hanno il coraggio di vivere coerentemente la vita quotidiana, non sempre semplice, così come non è semplice la salita in montagna che richiede fatica, sudore e… umiltà. Un augurio per sapere fermarsi, quando non si trovano più le forze, sostare brevemente e poi riprendere il cammino. Un vecchio filosofo consigliava: “Quanto manca alla vetta? Tu sali e non pensarci”
Ariela
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Grazie mille Ariela per il tuo bellissimo augurio.
Tanti cari auguri di Buone Feste.
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