Sentinelle di casa nostra

Nel post in cui denuncio il rischio di devastazione al Piano di Vassola, ho riportato la lettera di Paolo Rumiz inviata al 98° Congresso Nazionale del CAI di Predazzo in cui il giornalista e scrittore, socio CAI da decenni, esortava il Sodalizo a costituirsi come lobby in difesa delle montagne oramai da decenni sotto il mirino di progetti che rappresentano più che altro la scusa per speculare disinteressandosi completamente delle devastazioni che causano.

L’ultimo numero della Rivista del CAI (marzo-aprile), come ho preannunciato in questo post, ha dedicato ampio spazio alle tematiche concernenti proprio la difesa dell’ambiente naturale. Paolo Rumiz è stato intervistato proprio su questo tema.

Nella lettera inviata al Sodalizio per il Congresso di Predazzo lei sostiene che il ruolo del CAI come “sentinella della montagna” vada ripensato. In che senso? Continua a leggere “Sentinelle di casa nostra”

Il Vallone di Vassola, il CAI e la Montagna Morta

Piano di Vassola

E’ troppo paradisiaco pensare di poter dormire sonni tranquilli per noi che amiamo profondamente la montagna. Mi sto sempre più rendendo conto, quando termino un’escursione, che tutto ciò che mi lascio alle spalle, prima di rientrare in auto, non è detto che sarà sempre lì ad attendermi affinché possa ritrovare una sana relazione con me stesso e con l’ambiente. E’ venuto il momento, triste e al contempo molto preoccupante, di aprire gli occhi e di non credere più che la montagna sarà sempre la stessa come in quelle bellissime fotografie che mi porto a casa e poi rivedo sul pc.

Oggi per puro caso rispolvero il numero di Gennaio – Febbraio 2008 del bimestrale Panorami che si occupa di Vallate Alpine. Lo sfoglio e un brivido mi percorre la schiena. E’ come se stessi rientrando da una di quelle tante escursioni bellissime, che faccio nelle Valli di Lanzo, con quella terribile sensazione di non ritrovare la montagna che amo così come l’ho lasciata, intatta e libera dalle mani diaboliche della sconfinata imbecillità umana. Un incubo. Torno così mentalmente al 98° Congresso Nazionale del CAI (18-19 ottobre 2008) quando il giornalista Paolo Rumiz, socio Cai, ha inviato una lettera dura ma assolutamente condivisibile per noi che della montagna ne facciamo quasi uno stile di vita (la lettera di Rumiz la trovate più sotto).